SCENEGGIATURA, LO SCOPO.

lunedì 29 giugno 2015
MARINO

Ma a cosa serve una sceneggiatura, a cosa serve una storia?

Chiunque dall'alba dei tempi abbia raccontato una storia lo ha fatto con uno scopo preciso. 

Si potrebbero scrivere libri a riguardo. Io sarò molto più stringato.

Per quanto mi riguarda le storie hanno uno e un solo scopo: 

il maggior impatto emozionale possibile (MIEP) sul pubblico.

Risposta limitata? Ce ne sono altre altrettanto vere o migliori? Forse sì,  ma il MIEP (oltre a non essere banale come potrebbe sembrare a prima vista) è sopratutto una risposta utile, funzionale alla scrittura.
Infatti sarà spesso la guida per una scelta narrativa piuttosto che un’altra.

Per quanto ci riguarda, tutti i temi o gli scopi desumibili dalle nostre storie sono solo strumenti o effetti collaterali.

Bisogna tuttavia dire che veri capolavori sono nati da autori che servivano un preciso scopo morale, di denuncia, di propaganda ecc. Quindi ciò non toglie che uno scopo diverso dal MIEP possa generare delle grandi storie, anzi può essere una potente spinta alla creazione di una storia che si ricorderà per lungo tempo.

NOTA:
Una grande storia è tale per il modo in cui è raccontata non per la tematica che affronta. Quindi non date per scontato che un film ad esempio "contro il razzismo" o "per i diritti umani" sia automaticamente una storia migliore di un film sulle "arti marziali", o che uno di "propaganda fascista" sia pessimo a priori.

Do un'importanza così elevata al MIEP perché mi sembra che per quanto riguarda i film, la complessità e la potenza emozionale ne decretino la bellezza, e la ricerca della bellezza sia uno scopo più che sufficiente a scrivere.


-->  Una giustificazione poetica più approfondita.



 RIT BASI
BASI

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