WRITING PROCESS - Articolato

giovedì 10 settembre 2015

Questo processo non ha una sequenza rigida, sebbene si possa tracciare una certa cronologia, spesso si avrà bisogno di ripetere fasi precedenti o di usarle contemporaneamente.

Il processo ha molti passaggi organizzati in tre macrofasi:

--  STRUTTURA
--  SCRITTURA
--  RISCRITTURA



    1. STRUTTURA
Come iniziare? [POST IDEA]
Prima di tutto vi serve un punto di partenza:

  1.1 - l'IDEA GENERALE.
Pensate a qualcosa che vi interessi veramente. Dovrete scrivere il film che avreste sempre voluto vedere.
Pensate ad una ambientazione che vi intrighi, alle scene che vorreste vedere, agli eventi che desiderate accadano, e cominciate a delineare un personaggio con un obbiettivo.
Evitate di prendere a riferimento storie o film esistenti. Seguite sempre la vostra "pancia", il vostro istinto, e tenete presente il MIEP.
Appuntate tutto, con frasi brevi, su un foglio o su diversi post it.

   1.2 - RICERCA
Man mano che gli eventi della vostra proto-storia vi verranno in mente sentirete l'esigenza di avere più informazioni. 
A volte dovrete capire se ciò che immaginate sia possibile, a volte avrete bisogno di conoscenze in specifici campi del sapere, a volte vi occorreranno cartine geografiche, a volte vi ritroverete a far ricerche sugli argomenti più strani.
Tutto questo non è soltanto utile, ma di fondamentale importanza per costruire un mondo coerente e 
"reale".

[Piccola digressione:
Una storia è scritta con l'intento di essere raccontata, in altre parole la sua ragion d'essere è nello spettatore.
Affinché la storia possa essere vissuta e sentita come reale dallo spettatore, questa deve essere credibile anche se tratta di fantascienza o pura fantasia e gli eventi devono essere una sequenza di cause motivate ed effetti necessari, poiché gli spettatori valuteranno in ogni istante la coerenza interna della storia senza la quale sanno di non stare assistendo a una storia, ma soltanto a una perdita di tempo.]

La ricerca vi costringerà a rimuovere alcune scene e a stravolgerne altre, ma è spesso la materia prima per nuovi eventi e il rimedio per il blocco dello scrittore.

   1.3 - DISPOSIZIONE
Adesso il primo passo sarà quello di riassumere gli eventi che abbiamo creato in una sola frase e trascriverli su dei post it.
Infatti ora che l'idea generale si è sviluppata bisogna capire quali eventi serviranno da Iniciating Incident quali da PPI ecc. 
Per fare ciò cercate di disporre gli eventi che avete creato lungo lo schema narrativo intermedio o avanzato dedicandovi quasi esclusivamente ai PlotPoint.
Rifinite dunque gli eventi che avete affinché assolvano al meglio alla loro funzione narrativa e create i PlotPoint mancanti.

Non abbiate scrupoli nello stravolgere gli eventi creati fino a questo punto o persino nel rimaneggiare l'idea generale. Tutto è sacrificabile se serve a ottenere una storia più interessante e coinvolgente.

   1.4 - SVILUPPO
La vostra storia comincerà a prendere una forma precisa.
A questo punto saranno nati spontaneamente dei personaggi, la cui esistenza si sarà resa necessaria per far accadere alcuni eventi.
Cercate di rintracciarne le funzioni [approfondiremo in seguito] e fondete assieme i personaggi doppione, eliminate quelli ripetitivi e non necessari.

Eliminate anche gli eventi non necessari, cioè 
  • quelli che non sono dei PlotPoint, 
  • quelli che non servano a condurre il protagonista ai PlotPoint, 
  • e quelli che non sono eventi di set up.
In questa fase personaggi e storia si modificano e perfezionano a vicenda. Tutto diventa sempre più chiaro.

E' consigliabile a questo punto riassumere su un paio di fogli la storia costruita sino ad ora. 
In questo modo spesso ci si rende conto di eventuali buchi o incongruenze.
In più, specialmente se si lavora in gruppo, questo chiarificherà le idee ed eviterà possibili incomprensioni.

E' il momento di dedicarsi in modo più approfondito ai segmenti narrativi che separano i PlotPoint. Questi devono presentare le situazioni che conducono il protagonista a ognuno di questi.
Noterete come in realtà questi segmenti sono essenzialmente le giustificazioni (o per meglio dire i set-up) dei PlotPoint.

NOTA:
A questo punto, quasi per istinto, semplicemente seguendo il vostro gusto, preparerete gli eventi utilizzando particolari tecniche, a cui sarà dato un nome nella sezione avanzata (es. la Polarizzazione, il Set-up, la Suspance, il Reversal, la Sorpresa ecc.).

Persino qui, come in ogni momento che precede l'invio della sceneggiatura a un produttore o ad un concorso, potreste trovarvi costretti a tornare al primo passo del processo di scrittura e a dover rimaneggiare o addirittura cambiare totalmente l'idea generale, gli eventi, i personaggi ecc.

   2. SCRIVERE LA SCENEGGIATURA
Dopo le fasi precedenti vi ritroverete tra le mani la linea guida completa, sebbene non dettagliata, della vostra storia.
Adesso scrivete la vostra storia sotto forma di sceneggiatura.
Per farlo dividete il lavoro in blocchi. Cioè dedicatevi a un segmento narrativo per volta.
Non preoccupatevi minimamente dello stile o della pulizia della scrittura ecc.. lasciate semplicemente fluire le immagini, descrivete ciò che immaginate, entrate nei dettagli delle scene, lasciatevi coinvolgere dalla storia, scrivete.
Gli eventi che avete appuntato e disposto a formare la storia prenderanno forma in numerose scene.

Probabilmente rimaneggerete ancora i post it e tornerete alla ricerca o potreste essere folgorati da idee che vi faranno cambiare un paio di PlotPoint o l'intero corso della storia.

Procedete un blocco alla volta e noterete come ogni blocco successivo vi dirà come perfezionare quello precedente.

Lungo la scrittura avrete delineato con cura i personaggi dandogli uno scopo e una funzione precisa. Avrete pensato al modo migliore di rendere una scena tenendo presente il MIEP e utilizzando diverse tecniche attentive.

Continuate a tradurre la vostra storyline in scenggiatura sino a che non sarete giunti alla fine, e vi sentirete abbastanza soddisfatti del vostro lavoro.

NOTA:
Man mano che andrete avanti con la scrittura acquisirete la totale padronanza della vostra storia e cambierete l'ordine degli eventi e ne aggiungerete o taglierete senza sforzo, riuscendo a mantenere l'essenza e lo scopo della storia.


   3. REWRITING
A questo punto avrete tra le mani la vostra sceneggiatura.
O meglio la prima stesura.
Rileggete dall'inizio. Riscriverete interi segmenti (tutti i segmenti) snellendo le descrizioni e riorganizzando ogni singola scena.

In questa fase avrete la quasi totale padronanza della successione degli eventi e rivoluzionare l'intera struttura della storia non vi costerà ormai molta fatica.

Quando sarete abbastanza soddisfatti della struttura della vostra storia, e anche dopo l'ennesima rilettura avrete l'impressione che la sceneggiatura sia ultimata, fermatevi e mettetela da parte.
Dedicatevi per una o due settimane a tutt'altro, magari ad un'altra storia o al puro divertimento o ad un lavoro pagato.

Dopo la pausa ritornate alla vostra sceneggiatura e rileggetela stampata su carta (così vedrete gli errori grammaticali che saranno apparsi magicamente). Correggete tutto, tagliate il superfluo, riscrivete ciò che non è perfetto.

Ok, adesso manca poco.

E' il momento di farla leggere a qualcuno. Qualcuno che sia costruttivo, e preferibilmente che conosca bene l'italiano.
Non prendete per oro colato tutte le critiche e i complimenti, ma cercate di interpretarli e capire quali vi sono utili e quali no.

Se queste ultime correzioni non vi hanno costretto a ricominciare dall'idea iniziale, la sceneggiatura sarà pronta per i concorsi o per essere mostrata a un produttore.

Fine.


NOTA: A differenza del processo scolastico qui manca il trattamento.
Il trattamento è infatti una via intermedia troppo vicina alla sceneggiatura finita e troppo lontana dalla più dettagliata sequenza di post it.
E' infatti limitante, nel senso peggiore, per la sceneggiatura finita e poco maneggevole rispetto ai post it.
Il trattamento non sarà mai mostrato a nessun produttore e preferibilmente a nessun editore, quindi evitatelo.
Unica eccezione dove è consigliabile scriverlo è il caso in cui si lavori in gruppo. In questo modo il trattamento aiuterà tutti quanti ad avere sempre chiara la direzione della storia.


 RIT BASI
BASI

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