SCENE FRANCESI

lunedì 14 marzo 2016

Cinema e teatro sono media molto diversi, e a chi comincia a scrivere sceneggiatura si chiede di tenerlo a mente.
Il teatro racconta attraverso i dialoghi mentre il cinema racconta attraverso le azioni.
Ma a dispetto delle differenze ci sono diverse cose che possiamo apprendere dal teatro, ad esempio le cosiddette:

SCENE FRANCESI

Nei film abbiamo la possibilità di cambiare location in un attimo tagliando alla scena successiva. Questo crea dinamismo ed evita di annoiare.
Ma a volte si ha la necessità di mostrare una lunga scena nello stesso posto e questo comporta una certa staticità che rischia di annoiare lo spettatore.

Il teatro ha trovato una soluzione che può essere utilizzata da filmmaker e sceneggiatori.
La soluzione consiste nel focalizzare l’azione in diversi punti della location in cui si svolge la scena.

Supponiamo di dover descrivere il litigio di una coppia, che si svolge tutto all’interno di una cucina d’appartamento.
Anziché mostrare la coppia parlare, per poi litigare e infine rompere un piatto, tutto attorno a un tavolo, possiamo mostrare prima uno scambio di battute sulla soglia, poi l’escalation attorno al tavolo e in fine far rompere un piatto mentre si trovano davanti al lavandino.
In questo modo sebbene la location rimanga una, lo spettatore verrà coinvolto maggiormente, dovendo spostare la sua attenzione da un punto a un altro.

Uno dei migliori esempi è “Rope” (Nodo alla Gola) di Hitchcock, film girato integralmente in un paio di stanze.
Esempi più recenti sono "Carnage" e "Venere in pelliccia" di Polanski. 

Questo è solo uno dei modi per evitare di infrangere il comandamento numero uno dei film: non annoiare lo spettatore.

Esistono altre tecniche, anche più semplici di questa, per mantenere viva l’attenzione dello spettatore in scene ambientate in singole location.
Ne riparleremo nel post successivo.


 RIT BASI
AVANZATA

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